A Casale Monferrato il 1° Open Day della stagione sportiva Rugby 2021-2022 organizzato dalla A.S.D. Le Tre Rose in collaborazione con A.N.A.S.

Le Tre Rose A.S.D. organizza per questo sabato 25 settembre, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, il primo Open Day della stagione sportiva 2021-2022. La Federazione Italiana Rugby ha indetto per questo fine settimana una due giorni di Open Day a livello Nazionale ed il rugby casalese ha accettato la sfida.
L’ organizzazione è avvenuta in collaborazione con l’Associazione Nazionale Azione Sociale (A.N.A.S.) di Casale Monferrato. In un pomeriggio a venire ne verrà organizzato un secondo con il Comitato Piemontese Rugby e la partecipazione di Peppotto l’Aquilotto.

Per info: 3335807549 (Paolo Pensa) – 3920989694 (Abetta Costanzo)

 

Le Tre Rose A.S.D.: il riscatto dei profughi attraverso il rugby

 

Un progetto che favorisce l’inclusione  sociale attraverso lo sport: questa è stata l’idea del fondatore della A.S.D.“Le Tre Rose Rugby”, Paolo Pensa, che nel 2015 ha deciso di creare la prima squadra interrazziale d’Italia per  aiutare gli immigrati a stabilirsi all’interno della comunità italiana attraverso lo sport. La  disciplina sportiva  è diventata mezzo di integrazione, formazione, socializzazione a 360°. Molti dei giocatori, fino a pochi mesi prima di entrare a far parte del progetto neanche lo conoscevano il rugby e adesso non saprebbero farne a meno. Un progetto che ha abbattuto, e continua ad abbattere, le barriere e testimonia la valenza etico e sociale dello sport in genere e della palla ovale (Rugby) in particolare.

Questa squadra di rugby ha colpito nel segno al punto da obbligare  la Federazione Italiana a  cambiare le regole per cui il campionato di Serie C permette soltanto un giocatore straniero per squadra. Nella squadra de “Le Tre Rose” sono gli italiani quelli che si possono contare sulle dita di una mano. Poi ci sono Malesi, Ivoriani, Rumeni e  Argentini.

Pensa collabora con Mirella Ruo, che fornisce alloggio e assistenza agli immigrati 24 ore al giorno. Tre volte a settimana i due insieme con una manciata di volontari portano i giocatori a Casale Monferrato, così come a Frinco, Valenza e Roncaglia, per la sessione di allenamenti serali e la domenica mattina alla partita.

Per questi giovani lo sport si fa certezza nel  loro mare di incertezze: giunti in Italia per fuggire dalla guerra o dalla povertà cercano un riscatto, un futuro più solido, ma del loro destino sanno ben poco considerando che la loro sorte dipende dal giudizio della giustizia italiana che decide se concedere loro o meno il permesso di soggiorno.

In questa attesa lo sport diventa un’ancora, un punto fermo che aiuta loro ad integrarsi, a conoscere la lingua e a tessere relazioni con i loro coetanei. Un’idea, questa delle Tre Rose, che può costituire un esempio di inclusione sociale da prendere a modello per abbattere i pregiudizi contro i richiedenti asilo.

 

 

 
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